Informazioni utili per i pellegrini

Se stai pensando di fare il Cammino e vuoi avere tutti gli strumenti necessari per non perdere nulla, assicurati di prestare attenzione a questa sezione, dove troverai tutte le informazioni necessarie per essere un pellegrino meglio preparato.

4° Tappa Valguarnera - Assoro

Km 25,00 - Tempo di Percorrenza h 6,30

TRACCIA GPX DISPONIBILE
Informazioni utili


Lasciata Valguarnera, il pellegrino ha la possibilità di leggere una preghiera affissa lungo il muro perimetrale del campo santo del paese, è un’invocazione a Maria affinché col suo sguardo amorevole assista il cammino dei viandanti. Da quel punto in poi è un susseguirsi di campi di cereali e dolci colline, che a seconda delle stagioni possono apparire come delle verdi e fluttuanti onde marine al vento di primavera, delle biondeggianti creste dorate che si illuminano al sole di giugno o delle brune e brulle colline arate in autunno e pronte a ricevere i preziosi semi di grano. Degradando verso valle si raggiunge la Piana di Dittaino, dove lo scorrere dell’omonimo fiume l’ha resa fertile nel corso dei millenni. Questa valle che vide il susseguirsi di popoli e genti nel corso della storia, adesso ospita la zona Industriale più importante dell’ennese e alcune attività agro-alimentari di pregio, dal punto di vista paesaggistico si presenta piuttosto monotona, ma diventa una tappa obbligata in quanto la presenza di un bar e di un B&B presso la Stazione ferroviaria di Dittaino che permette al pellegrino di ristorarsi (BAR CHIUSO IL SABATO POMERIGGIO E LA DOMENICA). Dopo la meritata sosta si prosegue per un paio di km attraversando la zona industriale su un tratto asfaltato, dopodiché ci si inizia ad immergere nella zona di coltivazione della famosa pesca settembrina nel sacchetto, frutto dall’odore intenso e dal sapore avvolgente. Terminato il lungo rettilineo dei pescheti, ecco che inizia la scarpata che segna il passaggio dalla zona pianeggiante del fiume Dittaino a quella collinare che porterà ad Assoro. Attraversando i campi, di fronte al pellegrino, si erge come una torre ciclopica il massiccio montuoso di Monte la Stella, il quale con i suoi 901 m s.l.m. riempie l’orizzonte a nord del viandante.
Sul fianco ovest di Monte la Stella si trova l’antichissima Assoro, dove l’unico dato di poco conto è quello demografico; infatti, il centro assorino risulta abitato sin dalla preistoria, a testimoniare ciò è una “glittografia” incisa sulla parete rocciosa tra i ruderi dell’antico castello. La fondazione dell’antica Assoro si fa coincidere con l’anno 1450 A.C. dove una confederazione di Sicani, Siculi ed Elimi diedero vita al centro abitato. Sempre dal fianco ovest del massiccio montuoso il pellegrino si inerpica lungo la vecchia strada ferrata, che conduceva gli zolfatari e lo zolfo dal centro abitato sino a Dittaino. La vecchia linea ferroviaria a scartamento ridotto fu voluta dall’allora senatore e ministro Edoardo Pantano, proprio per permettere il trasporto di uomini e merci. Il percorso di un paio di km è un museo a cielo aperto di ingegneria; le gallerie, gli archi, i ponti, i muri in pietra lavorata ed intagliata minuziosamente lasciano senza fiato coloro i quali la attraversano. La tratta è emozionante sia per gli occhi che per l’animo, da qui il panorama e la natura stupiscono chiunque attraversi questi luoghi, il sinuoso e dolce percorso della vecchia ferrovia dismessa accompagna finalmente i viandanti sino all’ingresso della zona abitata di Assoro, una volta giunti qui rimane da percorrere l’ultimo tratto di strada di un paio di km sino al centro storico del paese. Assoro si presenta con due ampie piazze affacciate sul resto del paese a mo’ di belvedere, dove a farla da padrona sono il Palazzo della Signoria che fu dei Principi Valguarnera e l’antica Basilica San Leone del XII sec. La Basilica per la sua bellezza e ricchezza di stili è stata dichiarata monumento nazionale nel 1933. Altri luoghi d’interesse sono l’ex convento di Santa Maria degli Angeli con annessa chiesa, dove è custodito un affresco tardo Barocco dell’Ultima Cena e un’importante area archeologica, i ruderi del castello Svevo-Normanno dove è possibile ammirare il monte Etna in tutta la sua magnificenza. Il pellegrino che sosterà ad Assoro potrà rifocillarsi presso i bar-ristoranti della piazza centrale dove potrà degustare piatti tipici o una buona pizza godendo del bel panorama.